Autopropulsa incendiaria

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Acquistate dalla Francia nel 1915 le "Excelsior A esplosiva e AF incendiaria" sono state le prime granate autopropulse sperimentate dal nostro esercito.

La granata era composta da un tubo di lancio che fungeva anche da contenitore per il trasporto e dalla bomba interna che poteva essere esplosiva o incendiaria.


Il tubo di lancio era in lamiera di ferro di spessore massimo 1,5 mm e con i particolari orlati e saldati a stagno.
La colorazione era:
Grigio scuro (nero ?) per il modello con bomba esplosiva

Rossa per il modello con bomba imcendiaria

Sul tubo era incollato un foglio di carta recante le istruzioni per l' uso.

Lateralmente vi era un gancio a molla per il trasporto in cintura.

Il tubo aveva un doppio fondo interno nel quale vi erano due alloggiamenti contenenti ognuno una cartuccia a spillo calibro 24 mm, con due caricamenti diversi.
Il lancio della bomba avveniva grazie ai gas prodotti dalla accensione della cartuccia selezionata.
La distanza di lancio massima, era di 45 oppure 90 metri


Lateralmente era stagnato un canale tubolare contenente il meccanismo di accensione, composto da un lungo percussore che superiormente era sagomato ad uncino e bloccato da una spina di sicura e inferiormente da un martelletto.
Sotto al martelletto vi era una linguetta a mezzaluna che fungeva da grilletto e che a seconda dello spostamento a destra o sinistra provocava la percussione dello spillo della cartuccia selezionata.

Tubo di lancio:
diametro 65mm x 225 mm di altezza 420 grammi


La bomba incendiaria era costituita da un corpo cilindrico in cartone pressato con un foro miccia sul fondo.
All' interno la mistura incendiaria ed al termine una carica esplosiva di polvere nera.

In pratica al momento dello sparo la fiammata dei gas della cartuccia oltre ad espellere la bomba provocava anche la accensione della miccia posta sul fondo.
Dopo alcuni secondi la miccia accendeva la carica incendiaria, quindi la bomba arrivava a terra già in fiamme e lì continuava a bruciare per alcuni minuti poi al termine la carica di polvere nera ne provocava anche l' esplosione con la proiezione del materiale circostante incendiato.

Prima del lancio si toglieva la spina di sicura del percussore che fungeva anche da cerniera liberando il coperchietto.

Si impugnava  il tubo di lancio e si inclinava basandosi con la scala a livella laterale, con l' altra mano si ruotava la mezzaluna sotto al martelletto dal lato della cartuccia scelta facendo così partire il colpo.

Le misure della bomba incendiaria erano le medesime della esplosiva

Bomba incendiaria:
diametro 60 mm x 200 altezza
peso circa 400 grammi



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