Breda

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filmato sulle bam italiane - cliccare su immagine per visualizzarlo

modello 35

La bomba pesa 200 gr e contiene una carica di scoppio di circa 63 gr di miscela tritolo + binitronaftalina

Nella versione fumogena F un impasto di tetracloruro di carbonio, zinco, ossido di zinco e farina fossile, sostituiva la carica di esplosivo presente sulla bomba ordinaria essendo innescata dallo stesso detonatore.
Produceva una densa nube di 3 metri per 3 metri di altezza.
Si distingueva dalla colorazione rossa, per la metà superiore, e nera per quella inferiore recante sul fondo la lettera F  in bianco.



Modello con carica F.I. fumogena incendiaria contenente una carica di 90 grammi di fosforo bianco insieme all' impasto fumogeno della F, che oltre a produrre una nebbia di 10 mt per 4 di altezza proiettava scintille di fosforo ustionanti ed incendiarie per una raggio di 10 metri.
Si distingueva dalla colorazione rossa, per la metà superiore, e nera per quella inferiore recante sul fondo la lettera FI  in bianco

Questa granata era utilizzata anche nelle tecniche contro-carri per accecare gli equipaggi ed incendiare i liquidi delle bombe incendiarie in vetro di circostanza

Su un manuale USA ho trovato un disegno di una breda cosidetta "drill" ossia con fori, forse un modello fumogeno da addestramento ricaricabile come le SRCM.
Tuttavia non ne ho trovato altre immagini.

Qui di lato una circolare sul corretto uso della Breda 35 Fumogena Incendiaria

Esisteva anche una variante "Ermetica" creata per i climi umidi

Breda inerte da manipolazione

Breda modello 40

modello 42
Carica rinforzata per uso controcarro aggiungendo una sfera con 574 grammi di esplosivo T4 plastico, per un peso complessivo della bomba di 1 Kg

Trattasi di potente ordigno capace di sfondare corazze dello spessore di 20 mm. e di provocare, all’interno di quelle di spessore fino a 30 mm., il distacco di grosse schegge. È costituito da una normale bomba a mano Breda (1) alla quale è stato aggiunto, da un lato, un manico (2) di legno o bachelite ed inferiormente avvitata ad una sfera metallica (3) contenete una carica di scoppio suppletiva ad alto potere dirompente. Erano previste una sicurezza a mano (4) ed una automatica (5) del tutto identiche a quelle presenti sulla bomba ordinaria.

Al momento del lancio si estraeva la sicurezza a mano e si procedeva al lancio, durante il volo la cuffia di svincolo si staccava dal corpo della bomba trascinando con sé il traversino di sicurezza con conseguente esplosione all’impatto. Lo sfilamento avveniva dopo il compimento dei primi 10/12 metri di volo, se ne prevedeva, quindi, l’impiego contro bersagli posti ad almeno 15 metri dal lanciatore. Quest’ultimo procedeva al lancio dalle posizioni in piedi o in ginocchio, solo ai migliori lanciatori era concesso procedere al lancio dalla posizione a terra, dato il peso dell’ordigno ed i pericoli connessi al suo impiego. Un lanciatore allenato poteva scagliarla ad una distanza di 25 m.

Questa è la pagina di un brevetto del 1937 per un lanciatore da fucile per la bomba breda, tuttavia non c' è traccia di una sua realizzazione o di prototipi funzionanti.
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