Razzi pirotecnici

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Venivano utilizzati per le segnalazioni notturne e diurne sia per illuminare il terreno.
Uguali agli odierni fuochi d' artificio, erano costituiti da un governale in legno che fungeva da supporto e da rampa di lancio, dal corpo cilindricio inferiore (canna) con la carica propellente e da una testata (calice) il cui caricamento variava in base alla tipologia del razzo.

La tipologia degli artifizi è varia:
artifizi per segnalazione
artifizi per illuminazione
artifizi per allarme
artifizi vari come le bombe fumogene o incendiarie
artifizi lancia messaggio o più grossi lancia volantini

L' immagine sopra è tratta dalle tavole dell' atlante di artiglieria del 1906

In questo manualetto sono indicate tutte le tipologie e gli usi dei razzi

Come si legge nello specchio descrittivo degli artifizi, oltre ai razzi di segnalazione esistevano le trappole luminose.
Costituite da un filo che se strattonato sganciava una coppiglia che liberando il percussore del lanciarazzi, ne provocava il lancio.
(questa nella foto è quasi sicuramente austriaca forse riusata dagli Italiani dato il luogo di ritrovamento)

Negli artifizi troviamo le "Racchette"
Le racchette sono costituite da dei tubi di cartone con un accenditore a strappo che provoca il lancio di una bombetta illuminante oppure colorata.
Identici alla racchetta poma con la sola variante dell' essere interamente in cartone, senza il manico in legno in quanto non lanciando una bomba in metallo non si verificava il rinculo del lancio.

Quì un manualetto descrittivo dei razzi colorati USA del 1917 lo schema costruttivo era sempre il medesimo per tutti gli eserciti, quì si nota che per distinguere i colori anche al buio si è ricorsi ad una diversa forma della punta

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